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Apr, 2022
Pace a voi – di Don Roberto Tondato
Il cammino verso la Pasqua non può non essere segnato quest’anno dalla sofferenza del popolo ucraino,
dai timori generati da un conflitto che perdura, dalla crisi e dal dolore che la guerra porta con sé.
Una nuova guerra, come se non fosse bastata la fatica e la sofferenza che già il mondo si trovava a vivere!
In questi giorni incrociamo i volti di tanti in fuga dal loro paese, con il poco che riescono a portare in uno zaino
e la tanta trepidazione per gli uomini rimasti in patria.
Fin dal primo giorno della quaresima ci siamo messi in cammino, per manifestare e per accogliere: anche come associazione abbiamo dato la nostra disponibilità in questo senso.
Le prime parole di Gesù risorto ai discepoli chiusi nel cenacolo, il saluto della sera di Pasqua “Pace a voi” (Gv20,19), acquistano un sapore del tutto particolare,
interpretando – credo – anche le nostre aspirazioni più intime: pace a voi, fratelli e sorelle che sperimentate dal vivo quest’ora terribile,
possiate al più presto ritrovare la serenità e la tranquillità di cui tutti abbiamo diritto. Pace ad ogni donna e ad ogni uomo, qualsiasi sia la sua nazione, la sua etnia, il suo credo religioso.
Il giorno di San Giuseppe, festa del papà, ho sentito questa frase da uno dei nostri amici più piccoli: “Vorrei che il mio papà mi dicesse che è fiero di me!”.
Ascoltandolo mi sono detto che forse è proprio il modo più bello in cui possiamo vivere, sapendo dire a chi abbiamo a fianco che lo apprezziamo per quello che è e per quello che fa,
guardando gli altri più che con compassione, con ammirazione.
Forse proprio in queste ore difficili, nelle quali spesso sentiamo parlare di nemici e certe cose che vediamo suscitano anche dentro di noi sentimenti violenti, abbiamo bisogno di conservare la capacità di vedere il bene,
di stimarlo, di dichiararlo e di sceglierlo. Anche questo ci aiuterà a costruire un po’ di pace.
Un caro saluto e un sentito ringraziamento a tutta la famiglia dell’Arcobaleno, ragazzi e bimbi, Figlie di San Giuseppe, operatori e volontari, sostenitori e amici, con l’augurio di una Pasqua di pace, qui e in ogni luogo del mondo.
don Roberto