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Apr, 2020
La Chiesa del silenzio nella certezza che il deserto fiorità – di Madre Francesca Lorenzet
Carissimi Educatori, Volontari e Amici della Casa Famiglia L’Arcobaleno,
in un momento così delicato e unico della nostra storia, ho accolto la richiesta di condividere con voi una breve riflessione di fede.
Stiamo vivendo una santa Quaresima di vero deserto: niente celebrazioni, niente relazioni ravvicinate, ma questa giusta prudenza non spegnerà il nostro bisogno di sentirci uniti nella preghiera, di guardarci negli occhi, di pensare all’altro nella certezza che il deserto fiorirà (Is 43,10-21 / Sl 120).
Come Maria e Giuseppe anche noi obbediamo alle leggi civili. Stiamo vivendo giorni di vita in casa, momenti di preoccupazione, ma non vogliamo che la paura abbia il sopravvento, perché ci toglierebbe la pace e ci impedirebbe di affrontare le situazioni con ragionevolezza, non fa bene neppure alla salute fisica. Riscopriamo la bellezza dello stare in casa insieme. Il non poter partecipare alla celebrazione eucaristica è una rinuncia forzata che ci unisce alla Chiesa del silenzio. Quanti fratelli in queste chiese non possono incontrarsi per pregare liberamente, ma si raccolgono per fare la comunione spirituale nelle loro case, per trovare in una relazione profonda con il Signore la forza, il coraggio di continuare a essere coerenti e a credere.
Anche noi vogliamo ravvivare la nostra fede nella certezza che questo tempo passerà e potremo presto cantare insieme l’Alleluia e celebrare la Pasqua di Resurrezione.
La Chiesa, come Madre premurosa, ci dona, per sostenerci in questo cammino, molte opportunità di preghiera attraverso i social.
Non perdiamo questa grazia, non lamentiamoci perché non possiamo uscire, ma valorizziamo l’aspetto positivo. In questo momento i social sono un dono che ci permettono collegamenti virtuali che ci aiutano spiritualmente e socialmente.
Le relazioni famigliari hanno bisogno di tempo e nel quotidiano frenetico, spesso non le curiamo come vorremmo.
Ora è il momento favorevole, ora è il giorno in cui possiamo guardarci negli occhi, ascoltarci per conoscerci un po’ di più, per scoprire le meraviglie che il Signore ha posto nel cuore di chi ci sta accanto: mamma, papà, figli.
Tutto questo è prezioso, crea armonia dentro di noi, ci fa scoprire la preziosità della gratuità del raccontare per la gioia del condividere, del leggere per scoprire la bellezza dei contenuti che fanno bene al cuore.
I Santi sono i nostri compagni di viaggio e ci hanno insegnato questo.
S. Giuseppe, che celebriamo nel mese di marzo, è Padre e custode fedele della Chiesa e delle nostre Comunità educative.
Per questo, come figli devoti, ci rivolgiamo a Lui per chiedergli di intercedere per le nostre famiglie, i nostri bambini, ragazzi, giovani, nonni, persone sole e ammalate perché, in questo momento, non manchi a nessuno la forza della fede, della fraternità e la certezza di essere nelle mani di Dio che è Padre di tutti e vuole il bene per tutti (beato Luigi Caburlotto).
Invochiamo Maria con il titolo di Madonna della Salute perché vegli su tutti noi suoi figli e ci conceda la salute dell’anima e del corpo, di essere liberati dalla tristezza e di saper gioire dei piccoli gesti quotidiani di attenzione, di accoglienza, di tenerezza. Maria madre e fiducia nostra prega per noi.