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Jul, 2024

Il nostro viaggio insieme

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Condividiamo con voi lettori il messaggio delle educatrici ai ragazzi che con l’esame di terza media, concludono anche il loro percorso in Arcobaleno:
è questo un traguardo importante che rappresenta per loro soprattutto un nuovo inizio.

“Vi auguriamo di essere come Icaro di Matisse.
Affinché troviate sempre la forza di lottare,
di metterci impegno, di esplorare, scoprire e curiosare.
Il cielo nello sfondo di Icaro è scuro, eppure nonostante la fatica,
lui non si lascia spaventare: ha due ali, due ali forti e allenate,
che lo porteranno verso il sole.
Nella sua storia, Icaro si avvicina troppo alla grande stella e si brucia:
ecco, toccatelo quel sole, bruciatevi…
la vita vi sorprenderà con una marea di imprevisti e difficoltà,
ma vi auguriamo di fare vostri quegli errori
e di farli diventare un’occasione per dimostrare
le risorse e gli strumenti che avete dentro di voi.
Li vedete? Noi sì …
con commozione e fiducia,
le vostre educatrici”

Ho 14 anni e ho frequentato L’Arcobaleno dal 2017, inizialmente in Casa Famiglia e poi in Centro Diurno.
L’Arcobaleno è attivo anche nei giorni di festa e in estate: sicuramente in questo periodo si respira un’aria diversa, non quella
ad esempio di arrivo in Arco, mangio, gioco un po’, compiti, merenda, gioco e casa.
In estate ci si diverte un po’ di più e ci si rilassa.
Specialmente in estate ci sono le gite: al mare, in piscina, in montagna, alle fattorie, ai parchi …. tutte cose belle perché avendo delle
educatrici/educatori bravissime/i, le attività sono meravigliose.
L’Arcobaleno a me personalmente mi ha aiutato moltissimo: all’inizio ero un bambino furbo, desideroso di attenzioni, cura e tempo.
Con gli educatori abbiamo iniziato a camminare insieme, a vivere momenti importanti che mi hanno portato ad essere il ragazzo che sono ora.
In questi anni di Arcobaleno sono diventato autonomo, consapevole e maturo. Sono capace di controllare l’impulsività, di riflettere sugli
sbagli e di correggermi.
Più di una volta l’educatrice Carla mi ha detto che sono un libro aperto: basta guardarmi negli occhi per capirmi senza che io debba parlare.
Ci sarebbero altre cose da raccontare ma ora mi hanno chiamato a cena. Ciao!

YEH

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