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Dec, 2024
“Diritti in Festa: Celebrando il 20 Novembre!”
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, abbiamo organizzato un’attività speciale insieme al nostro gruppo di bambini più piccoli, con l’obiettivo di esplorare e celebrare i loro diritti. La sfida era trasformare concetti apparentemente astratti in esperienze vive e significative, partendo dai momenti condivisi come gruppo.
Abbiamo iniziato con una chiacchierata sui diritti fondamentali: il diritto ad avere un nome, alla cura, all’istruzione, all’ascolto, al gioco e alla libera espressione delle proprie opinioni. Per ciascun diritto, abbiamo trovato un ricordo o un’attività che il gruppo aveva vissuto, trasformando quei momenti in esempi pratici e immediati.
Ad esempio, parlando del diritto alla cura, i bambini hanno ricordato un episodio in cui uno di loro si era fatto male ed era stato subito circondato dall’affetto e dall’attenzione degli altri. Un gesto spontaneo che ha rappresentato perfettamente l’importanza di essere protetti e accuditi.
Abbiamo poi esplorato con i bambini il diritto ad avere un nome, partendo dal racconto del significato del proprio. Ciascun nome, con la sua storia, ci ha portati a scoprire tradizioni familiari e culture diverse, ricche di nomi rari e unici. È stato un viaggio tra identità e appartenenza, per capire che il nome non è solo una parola, ma un simbolo che ci rende riconosciuti e speciali nel mondo.
Il diritto all’istruzione ha preso vita nei ricordi dei momenti di apprendimento condiviso: dai lavoretti creativi alle ricerche fatte insieme, al momento pomeridiano dei compiti. Abbiamo riflettuto su come imparare non significhi solo andare a scuola, ma anche collaborare e divertirsi.
Quando è stato il momento di parlare del diritto all’ascolto, i bambini hanno richiamato alla memoria un laboratorio sulle emozioni. In quell’occasione, ognuno aveva scritto su un bigliettino ciò che lo rendeva felice, sapendo di essere ascoltato e accolto dal gruppo. È stato un momento potente, in cui si è compreso quanto sia importante sentirsi davvero ascoltati.
Per il diritto al gioco, sono emersi ricordi di corse in giardino, gare in bicicletta e giochi di squadra. Tutti hanno concordato su quanto il gioco sia essenziale per crescere felici, liberi e spensierati.
Infine, abbiamo approfondito il diritto di esprimere la propria opinione, ricordando le volte in cui i bambini hanno potuto proporre idee e giochi durante le attività di gruppo. Dare spazio alla loro voce li ha fatti sentire importanti e partecipi.
Per chiudere questa riflessione, abbiamo realizzato il Festone dei Diritti, un grande striscione colorato e decorato con immagini e parole che rappresentano i diritti esplorati. Ora il festone è appeso nella nostra stanza, un simbolo visibile e concreto dell’importanza di questi principi fondamentali.
Questa esperienza è stata significativa non solo per i bambini, che hanno potuto riflettere in modo concreto su ciò che li riguarda da vicino, ma anche per noi adulti. È stato un invito a guardare il mondo attraverso i loro occhi e a impegnarci ogni giorno per difendere e valorizzare i loro diritti. Celebrare l’infanzia non è solo un gesto simbolico, ma un impegno quotidiano per costruire un futuro migliore, il loro.
Marta Bravin, Marta Muranella