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Apr, 2022

Buon cammino cara Suor Lucia!

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Dolcissima Suor Lucia, da qualche mese sei giunta tra noi, accanto a Suor Cecilia e ai bambini residenziali.
Ti abbiamo aspettata e accolta con affetto e tu ci hai aperto il cuore, con generosità e consapevolezza.
Non potevamo non chiederti di raccontare un po’ di te e del tuo inserimento in Casa Famiglia.
Ti ascoltiamo con attenzione e con te continuiamo ad accompagnare e a prenderci cura del nostro tesoro più grande.

Nel cuore del carisma” ovvero nel dono ricevuto dallo Spirito Santo dal Beato padre Luigi, tra i piccoli e i poveri
più trascurati è quello che è significato per me giungere alla Casa Famiglia dell’Arcobaleno.
Guardare a loro come San Giuseppe ha guardato e protetto il Bambino Gesù.
A noi il Padre Luigi ha chiesto nell’educazione la pazienza e la dolce fermezza.
A cui si aggiungono un abbraccio, una carezza, una coccola, un bacetto che riempiono il cuore di questi piccoli assetati di affetto.
Educare per aiutarli a crescere, a recuperare fiducia in sé e nella vita.

Dopo un momento iniziale in cui mi sono inserita e abbiamo dovuto far fronte ad alcune emergenze importanti, è arrivato il virus Sars-Cov2 che ci ha costretti a isolare la Casa Famiglia.
E’ stato un momento difficile, non tanto per me oggetto di cure, ma per coloro che si sono presi cura di noi, dai bambini alle suore, quando la casa famiglia era chiusa.
Qui ognuno ha dato il meglio di sé perché si sente parte di una famiglia. Anche i bambini chiusi in casa si sono adattati a quanto richiedevano le norme sanitarie.
La riapertura e il ritorno alla normalità sono stati quasi un risorgere e i bambini sono tornati a scuola felici.
Fanno parte di loro nonostante tutto l’entusiasmo, la genuinità e la novità.

E’ rifiorita la vita anche attorno a noi: la natura sta rinascendo, sbocciano i fiori e le gemme rompono la scorza dei rami, segni premonitori di quella Lotta tra la vita e la morte di cui parla la sequenza della liturgia della domenica di Pasqua:

“Morte e vita si sono affrontate/
in un prodigioso duello./
Il Signore della vita era morto;/
ma ora, vivo, trionfa. Un mistero di forza divina”.

E anche se non mancano i momenti di sconforto e di delusione, l’evangelista Luca ci insegna che Gesù si è accostato ai due discepoli di Emmaus che lasciavano delusi Gerusalemme.
Non lo riconobbero subito ma quando si aprirono i loro occhi si resero conto di non essere soli e che il Risorto camminava accanto a loro.

Auguro a tutti di fermarsi con Lui e di saper riconoscerlo.

Suor Lucia

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