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Dec, 2023
25 novembre – Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Per Giulia. Per tutte. Per chi è loro vicino.
Affinché il pensiero e la vicinanza arrivino anche ai figli e ai genitori delle donne offese.
Possiamo sicuramente parlarne di più.
Non ci sono ad esempio stime ufficiali su quanti siano gli orfani delle vittime di femminicidio in Italia,
quanti assistano all’uccisione della propria madre e quanti per mano del proprio padre.
Chiediamoci come vivono, come sia possibile per un bimbo rimasto senza mamma in questo modo, crescere serenamente,
avere una sana relazione d’affetto, costruirsi una famiglia, essere padre o madre, vivere bene.
Come si possono curare queste ferite e arginare gli effetti di una tale onda d’urto?
Vedere queste vite, nominarle, provare ad entrarci in “punta di piedi”, ci permette di avvicinarci, di connetterci
e sentire il cuore di un bambino inerme e spaventato, che convive con un dramma, che affronta questo lutto e la propria vita da ricostruire.
Riconoscere questo è un primo passo per tendere una mano e offrire un segno di coraggio.
Aumentiamo i segni di coraggio, di pace, di quiete: contribuiamo a restituire ad un bambino (o adulto) ferito
la possibilità di tornare ad amare e, per quanto possibile, la capacità di perdonare.
Francesca Crepaldi